ALTRA RECENSIONE PER IL DOTTOR CREPAPELLE

Ben si sposa con queste algide mattine d’inverno, dove il sole rosso e basso spunta da un mondo  ghiacciato: Frankspara riscalda l’aria con suoni tiepidi affiancati a costruzioni musicali eleganti ed originali.
Il suono universale, con le sue chitarre frizzanti, rimbalza su una linea di basso protagonista ed un testo fresco mentre, introspettiva e dolente, Ma riesce bene nella descrizione di un personaggio avvolto dal buio (“ma perchè mi cerchi ancora, io che in un anno sorrido circa un’ora”). 
Lo stupore ci assale ascoltando il terzo brano, delicata perla di romanticismo: Ti sogno ogni notte come sogna un disperato è un brano appassionato, dove le parole danzano in punta di piedi sulle note di un pianoforte che inciampa sulle nuvole. Qui spiccano le doti cantautorali di Francesco Viani che percorre le strade più classiche spruzzandole di psichedelia come il migliore Morgan. Cambio di registro per Voglio diventare cretino: un suono che ancora strizza l’occhio ai tempi andati, ma viene reinventato con personalità. Fascino ed eleganza sono le carte vincenti nel canto imprevedibile di Prima del futuro e nella malinconica L’ultima oscurità. Vive nel ritmo il bel brano Per un eroe minore, mosso da una sessione ritmica che si alza, plana, si alza e torna a planare sostenuto sempre dal vento di una melodia curata. Una lunga intro di pianoforte, chitarra e batteria dipinge la bellezza del paesaggio dove da lì a poco si muoverà lentamente Io sono l’albero. Nono e penultimo brano, Canto di un boemo sommerso si apre alle tinte pastello di certi Baustelle creando il giusto slancio per l’ultima chicca di un album che sa emozionare. Esecuzione zero è un brano toccante con un’epica esplosione finale, che toglie il fiato. Ci si guarda i piedi e non si vede più terra sotto di essi. Si ha paura di cadere, ma si vola. Finisce lì, sul più bello, quando ne vorresti ancora.
Con il suo progetto Frankspara, Francesco Viani riesce a dimostrare appieno le sue qualità, oltre che una personalità musicale ben definita, consciamente sfrontata. Un cantautore vero, che si aggiunge a pieno titolo alla tanto declamata “leva cantautorale degli anni zero”, alla quale il nostro Frankspara avrebbe pure molte cose da insegnare.